Super Dino Bros 8 Migliore in campo. Prende tutto, è il vero valore aggiunto del Rinascimento della squadra. Esce a valanga, balza e piglia. Tutto un’allegria brasiliana al ritmo di Samba. Dichiara di aver fatto solo un intervento e che anche il gol era parabile. La dirigenza Verziana trema per un possibile lavoro offerto a Teramo. Precario.
Iannis Palia 7,5. Centro-difesa, auto-munito, milite-esente, termo-autonomo. Un condottiero. Urla e sbraita. “Giratevi, giratevi” è lo slogan della serata. Riesce a farsi mandare in culo da Kaloji che glielo aveva promesso. Qualche incursione sa spaventare la retroguardia metallurgica. Arcigno.
Kaloji 7,5. Copre meno del solito ma davanti è incontenibile. Tra un inciampo, una bestemmia e un rimpallo si trova più volte in condizione di servire Vespozzao. Urla come un ossesso quando i compagni si addormentano. Scatta a trecento all’ora in improbabili tagli, tanto veloci che se gli arriva il pallone, col cazzo che lo controlla. Generoso, e un po’ incompreso.
José Cardoso Nociolo 7. Partita di disciplina tattica incentrata a contenere le pur rare incursioni di Vito. Più volte al tiro dalla lunga distanza, non inquadra mai (ma mai!) la porta. Il compagno reparto Palia lo guida come il beep beep per i cechi ai semafori pedonali. Il redbul iniettato in vena gli dà la carica necessaria per le consuete scorribande in fascia, indeciso se brevettarne l’utilizzo, sarà probabilmente colto da prematura morte prima di riuscirci. Cardiopatico.
O’ Milluz Imperatore 7. Dovrebbe essere il faro della squadra. Di faro ha solo la luce intermittente. Alterna giocate illuminanti a momenti di buio, intuizioni mica male a conclusioni oscene. Viene quasi convinto all’acquisto di nuove maglie con la promessa di un numero 10. Si sveglia il giorno dopo con una gamba blu probabilmente in cancrena. Chissà se andrà a fare compagnia nell’alto dei cieli al compagno di squadra Cardoso Nociolo o si vendicherà sul campo. Emaciato.
J.P.P. 7. Si presenta con la bava alla bocca. Odia tutti: coloro che incrocia a centrocampo, i difensori avversari, l’arbitro che poi scopre non esserci, ma soprattutto il compagno di reparto Milluz, che a apostrofa con ogni epiteto offensivo gli passi per la mente. Esce dalla trance agonistica solo a tempo scaduto, ma solo per scagliarsi contro Fratini fratini che fischia la fine. Grrrr.
Vespozzao 7 Gol doveva fare e gol ha fatto. Non ripete l’esperimento della mozzarella a cena e la sua creatività ne risente. Appare a tratti confuso e spaesato. Contatta un avvocato a fine partita per denunciare Gemello per tentate lesioni gravissime, rinuncia convinto da Fratini fratini che gli dice: «E io cosa dovrei fare a Geppo che mi ha spezato gamba con morso?». Puntale.