Abbiamo finito gli aggettivi per descrivere la serie positiva del Real Verza. Potremmo provare con “spumeggiante”, ma sembrerebbe forse troppo gaio, con “gaiardo” ma parrebbe troppo romano, con “sfrinfiolante”, ma i delatori direbbero che è una parola inesistente.
Una cosa è certa, le ultime settimane sono tra le più soddisfacenti della storia verzana. La squadra va in campo per vincere, e vince. Gli innesti funzionano, i ruoli sono chiari, tutti si sacrificano (ieri rientrava pure Vespozzo, e dico Vespozzo). Non c’è stata partita all’Ostiense Arena, e il risultato parla chiaro. Senza scendere nei dettagli ci soffermiamo sull’ultimo acquisto Barman Niccolò, un vero portiere che dà sicurezza al reparto difensivo e alla squadra; sulla generosità di Voltaren-Milluzzi, in campo nonostante uno stiramento che di fatto ha ridotto la squadra in sei e mezzo; sulla lucidità difensiva di Geppo, vera e propria diga verde-muffa. Ecco i voti.
Batman Niccolò 7. Nella prima mezz’ora non interviene quasi mai. Si fa trovare pronto coi suoi voli plateali ed efficaci verso il sette poco dopo. Gli avversari lo guardano malissimo e pensano “cazzo, hanno trovato un portierone”.
Kalonji. 7,5. Cuore e polmone. Ad esser felini ne andremmo ghiotti. Macina la fascia e annulla le discese di Dabicco dalla sua parte. Riesce a litigare con Milluzzi palleggiando al limite dell’area, dimostrando così l’inesauribile vis polemica.
Geppo 8. Migliore in campo, sbaglia pochissimo: non è un uomo, è un anticipo. Ogni tanto sembra perplesso ma non perde la calma: “Vi faccio notare che in difesa ci sono solo io”, “Mi sembra stupido rischiare il contropiede in vantaggio di sei gol”, “Perdindirindina Nocciolo, era tuo”.
J.C. Nocciolo 7. Ritrova la corsa e corre un bel po’. Molto ligio ai compiti difensivi nella prima fase, se ne dimentica un po’ nella seconda, andando all’infantile e giocosa ricerca del gol. Una manata rischia di sfigurare gemello, ma per soffrire parimenti mette male un piede e patisce di dolore al tallone. Non si sa come abbia fatto.
Milluz. N.g. Si fa male quasi subito ma resta, arcigno, stoico e incosciente in campo. Gioca, come al solito, da fermo, ma stavolta è fermo fermo. Nonostante l’immobilità fisica dispensa lanci e assist illuminanti. Il suo fisioterapista personale (egli stesso) dichiara a fine partita: “Il capitano ha subito uno stiramento guaribile in 4 settimane, forse 3. Con una riabilitazione mirata potrebbe farcela in 2, o forse in una. Lunedì sarà regolarmente in campo.”
Loris 7. Ottimo in fase di costruzione del gioco, molte azioni d’attacco passano dai suoi piedi. A centrocampo si fa vedere molto bene anche in copertura. Il suo procuratore e fratello Toti fa polemica sul rinnovo del contratto. Speriamo bene.
Vespozzo 7. Pasta al burro e Yogurtino, sta quasi zitto e questo spiazza i difensori metallurgici, che non sentendolo, non lo vedeno quasi mai. Non era mai stato nella metà campo difensiva, ma questa volta torna visto che Milluzzi deambula bestemmiando sulla trequarti. Inoltre la maglia arlecchino-verza gli dona.