sabato 23 maggio 2009

Doppia Sgambata settimanale per il Verza!!!


Allora verze... la situazione è questa... c'è una vecchia gloria emigrata all'estero che torna dalle nostre parti... mi sembra giusto glorificarla come si deve battezzando il primo " Memorial Scheletro nell'Armadio" questo lunedi alle 22.00 a Katanga contro gli eterni rivali del Metallurg. In gioco l'onore.

Giovedi, sempre ore 22.00 a Katanga, invece ci aspetta la tradizionale partita di campionato contro gli eterni rivali del Peppers.
In gioco la classifica.

Sotto con la duplice adesione.

mercoledì 20 maggio 2009

Real Ubris




Meusa Real 9 - Real Verza 6

Era una partita importante, magari non decisiva per lo scudetto (speriamo, visto l'esito...) e l'abbiamo persa. Potevamo vincerla, come diciamo sempre, ma sti cazzo di meusi sono la nostra bestia nera. Onore a loro, che ci hanno preso 9 punti su 9, anche se queste ultime partite stanno diventando più polemica che altro. Speriamo che da qui alla fine si torni a giocare a calcio per divertirsi e fare belle azioni, piuttosto che cercare di fottere sempre e comunque l'avversario prima che pensare al gioco.
Comunque sia, in un Katanga dalle luci insolitamente mosce, la seconda e la terza del campionato si incontrano con il coltello fra i denti. Pronti via e il Meusa si porta sul 3 a 0, con uno Skizzo incontenibile e un Barman che incredibilmente tradisce la sua fama prendendo reti evitabili. C'è da dire che il centrocampo non copre una minchia e la difesa è a dir poco allegra. Ma i verdoni sono famosi per il loro cuore e con azioni ben coordinate e grinta si portano presto sul 3 a 3. Segnano Boris imbeccato davanti al portiere, Vespozzo di grinta e Milluzz con un tiro da fuori. La partita torna equilibrata, ma si capisce che per il Verza non è serata quando i verdi iniziano a cogliere pali e traverse a raffica (alla fine i legni saranno 5). Su due di questi il contropiede meusico frutta due punizioni dal limite, entrambe trasformate in gol. 5 a 3 e nervosismo a palla fra il Verza che invece di reagire si manda a cacare a ripetizione e non costruisce una mazza. L'assenza di centrali difensivi con un Jpo sacrificato fuori posizione, con un braccio immmobile e imbevuto di pilloloni anti-dolorifici si fa sentire, un centrocampo che si dimentica totalmente della copertura e un attacco isolato sono gli ingredienti, oltre ovviamente alla bravura delle 2 punte avversarie, dell'attenzione di Tantillo in difesa e di un portiere meusico che para il parabile, di una sconfitta bruciante. Il Verza non rientrerà più in partita, alla fine con le squadre lunghissime (da segnalare un azione personale di Barman che arriva al tiro nella porta avversaria) la partita si chiude sul punteggio di 9 a 6. Bene per il campionato, male per il Verza che torna miseramente al terzo posto.

PAGELLE SETTORIALI

LA DIFESA, voto 4. Le due punte avversarie sono due spine nel fianco della retroguardia verzica, orfana di Paolo Ita e di Cicero. Al loro posto un Jpo dolorante che fa quello che può ma non è aiutato nè dal centrocampo nè dai terzini, ieri sera insolitamente distratti nelle coperture sui tagli avversari. A questo va aggiunto un Barman che per una volta non fa miracoli e che prende due gol su punizione e due da centrocampo. CAPITA

IL CENTROCAMPO, voto 4. Milluzz, Loris e l'Appoggio non giocano male la seconda parte della partita in fase offensiva. Quando fanno girare la palla si arriva al tiro abbastanza facilmente (non a caso alla fine sono 6 i gol segnati, non poco). Poi però ci si mettono i 5 legni e i miracoli del portiere a spegnere gli entusiasmi. Quello che assolutamente non è andata - e che è buona parte della sconfitta - è la fase di copertura: sempre secondi sui palloni vaganti, sempre morbidi nei contrasti. PECCATO CAPITALE

L'ATTACCO, voto 5. Vale la prima parte del discorso fatto per il centrocampo. Per buona parte della partita la punta Vespozzao viene lasciata troppo sola dal centrocampo, quando il Verza comincia a giocare va meglio, ma molte azioni potevano essere concluse meglio. Al limite dell'area di rigore avversaria se il tiro non c'è non c'è. Molto meglio passarla dietro e provare a entrare. MEGLIO CAPITALIZZARE

SPIRITO DI SQUADRA, voto 0. Ecco il vero motivo della sconfitta di ieri. Siamo entrati in campo sentendoci dio dopo la vittoria col Peroni, abbiamo preso 3 gol in 5 minuti. Recuperato lo svantaggio invece di unirci ci siamo disuniti come coglioni. Infamate su infamate, nessun dialogo, ognuno che pensava di essere Maldini o Totti. Così non va, siamo una squadra e su questo spirito abbiamo vinto quello che abbiamo vinto. Quindi, due mozioni d'ordine: primo, non si parla in campo se non per darci indicazioni. Passa, palla, taglia, dietro, guarda ecc..... Basta infamate e scarica barili. Ci siamo detti tutti d'accordo, vediamo di farlo. Seconda mozione, e questa è una proposta che vi sottopongo: mancano 5 gare al termine dobbiamo cambiare qualcosa. Secondo me i cambi ogni 5 minuti creano confusione. Propongo che uno di noi si prenda la responsabilità di decidere e chiamare i cambi e propongo che sia chi vede bene tutta la squadra, quindi o Barman o Paolo Ita. La parola a voi

lunedì 18 maggio 2009

PARTITA REALE



La sfida che può valere una stagione. A meno due dalla vetta, non possiamo permetterci passi falsi. La sfida è di quelle che fomentano, contro il Meusa terzo in classifica che ci ha battuto due volte su due (e chi non ha voglia di vendicare l'1 a 0 dell'ultima volta???)
Domani sera, alle 22 a Katanga
VERZICI!!!!!!!!!!!!!!!!

BARMAN
JCN
KALONJI
JPO
KIKERO
LORE
BORIS
MILLANTE
VESPOZZAO

venerdì 15 maggio 2009

SCOLATI



È il gran giorno, il campionato rischia di concludersi virtualmente con un girone e mezzo da giocare. Millante, capitano condottiero, è al campo dalle tre del pomeriggio a disquisire con Katanga. Non si sa cosa si siano realmente detti, ma le docce nel dopo match erano incredibilmente a bollore. Il capitano chiama la squadra a raccolta nello spogliatoio. Come Guardiola che nella partita dell’anno mette Yayà Tourè a fare il centrale difensivo, propone a Ninay di sfiancarsi dietro a Bobo. Lo spogliatoio si ribella, non tanto a Millante, quanto a Cicero che regala battute raggelanti: “Allora io scalo.. Scalo San Lorenzo”. Ogni commento è superfluo.
I verzici, come gli argentini nella finale mondiale del ’78, sono maestri di pretattica e si presentano in campo con dieci minuti di ritardo, senza calcolare che i baresi sono professori di pretattica e fanno aspettare quasi mezzora a causa di un guasto al motore. I Peroni hanno perso il capitano, infortunato a bordo campo con divisa da bibitaro e accolto da un fumogeno. L’aria si fa irrespirabile, l’atmosfera è tesa. Si comincia.
Il buon Millante, teorico del calcio totale, schiera una squadra totalmente nella propria metà campo. I primi trenta minuti sono una sofferenza incredibile. Vespozzo e Boris sono due natanti lasciati alla deriva. La Lucre ha il fiato corto e JPO non trova spazio per ribaltare l’azione. Fortunatamente che la difesa regge botta. “Paolo il tuo amico nananananana” è ancora in estasi per il coro. Nino è incazzato nero, il coro lo vuole anche a lui. Risolve Nocciolo: “Stile verza, per il compleanno noi si regala cori!”. Barman sbraita e si becchetta con chiunque gli passi a tiro, Bibi in special modo.
La partita è inchiodata, colpo di testa a lato di Vespozzo, ma niente di fatto. Conclusione a raffica dalla media della coppia del gol peronista Bobo-Domenico, tutte sventate dal Barman più indiavolato che si sia mai visto, torneo della Liberazione escluso.
All’improvviso da un disimpegno sbagliato della Lucre il Verza passa in svantaggio. Domenico affonda sulla sinistra e tira, Barman respinge corto sul secondo palo dove Bomber stoppa di pancia e spinge in porta. Altro che Orlando, Nic è Furioso e inveisce contro tutto e tutti. Il Verza pare disunirsi, Geppo prende a urlacci Cicero che si fa piccolo piccolo, il Peroni perde tempo a qualsiasi occasione e in campo praticamente non si gioca più: il calcio lascia spazio alle polemiche. Nel nulla generale Bibi si ritrova lanciato a rete, dietro a una palla che non avrebbe raggiunto nemmeno su un campo a undici con le gambe di Usain Bolt. Barman esce fuori tempo e lo stende: è rigore, è la svolta del match. Bibi si accomoda in panchina lamentando una caviglia alla Van Basten lasciando la squadra in sei. Domenico dal dischetto fa due a zero di giustezza e sembra finita. Ma il cuore verza è grande come quello di Kanu e Fadiga messi assieme e mai una partita può dirsi conclusa fino che arbitro fischia, soprattutto una in cui è in gioco un campionato.
Si riparte dal centro, tocco in diagonale di Vespozzo per Loris che con un colpo di biliardo accorcia le distante. Il Verza è vivo e anche Vespozzo si è accorto che il Peroni gioca in sei. A questo punto è un assedio verzico, guidato da Paolo ITA che si batte e si sbatte in ogni parte del campo. Il pareggio è a portata di mano anche se Cardoso continua a dichiarare ai quattro venti: “Questa la voglio vincere”. Ma la porta barese sembra stregata. Ninay colpisce il palo, Vespa se ne mangia un paio e Cicero si dimentica di studiare gli schemi sulle punizioni e il risultato non cambia. Quando lo scoramento inizia a farsi strada, ecco il trascinatore Geppide che si beve mezza difesa e crossa dal fondo, Loris fa due a due con un tiro secco nella porta sguarnita. Subito il pareggio il Peroni viene travolto. Finalmente Vespozzo trova la via del gol con un tocco facile facile, Boris con una deviazione complice mette al sicuro il risultato e Ninay con un bel piattone arrotonda: 5-2 e partita ormai virtualmente chiusa. A questo punto il Geppo scopre la chiave e la confida al compare Cardoso: “Il Peroni gioca con uno un meno”.
L’orgoglio della capolista porta al 3-5 di Bobo, ma Loris ristabilisce subito le distanze con un gol alla Cassani, autore del best seller “Quando un cross si infila in gol” (Coniglio editore). Finisce 6-3 e può partire la festa verzica, la vetta è a meno due. Ah, quasi dimenticavo: “MORETTI MORETTI MORETTI!!!!”.

Pagellozze

BARMAN 7
Para il parabile, mettendoci una pezza in più di un occasione. È stranamente indiavolato con il mondo e con i compagni, spaccherebbe qualsiasi cosa a portata di mano, passa Bibi e stronca lui. Comunque decisivo.
Terminator

CARDOSO NOCCIOLO 6,5
Contribuisce al buon umore dello spogliatoio e quando entra in campo non si risparmia. Fa tanto lavoro sporco, di quello che si vede poco, ma serve da matti. Nella seconda parte riesce a trovare più spazio e sale in avanti sfornando la specialità della casa: il crossone a spiovere provato a lungo nel pre partita.
Un sacco bello


PAOLO ITA 7,5
C’è la sua firma sul successo verde oro. Fa salire la squadra caricandosela nello zaino enorme che porta sulle spalle, va avanti palla al piede allungandosela, toccandola di stinco, sbandando, ma senza perderla mai. Uno spettacolo.
Un uomo chiamato cavallo

CICERO 6
L’impegno non manca e le chiusure sono precise e sicure. Si lascia ancora una volta innervosire dai richiami e dallo sbraitare senza senso dei compagni. Bene in difesa, un po’spaesato in attacco.
Ragazzo di campagna

NINAY 7,5
Si mangia la sua fascia, va in marcatura, ripiega, si propone. È l’uomo ovunque del Verza, corre come un pazzo e segna anche un gol, il secondo di fila.
The Prestige

JPO 7
Soffre le incursioni del duo Bobo-Domenico che spesso è costretto ad arginare da solo. Cerca di far ragionare la squadra e si inventa l’assist per il gol del pareggio. Si sta finalmente riprendendo dall’allergia.
Risvegli

LUCRE 6
Non una delle sue migliori apparizioni, per buona parte della gara sembra quasi appena tornato dall’Iran. Si limita a osservare finché non perde la palla da cui nasce il primo gol peronico, ma si riprende guidando con fare sicuro il centrocampo nella grande rimonta.
Camera con vista

BORIS 8
Se il Verza può credere ancora alla rimonta in campionato è merito suo e dei suoi gol. Torna quello dell’anno scorso, con più grinta e più voglia di vincere.
Il mio piede sinistro

VESPOZZO 5,5
La distanza tra i reparti lo limita nella prima parte della gara in cui pascola solo nella metà campo avversaria. Nella seconda parte si limita da solo, mangiandosi almeno due palle belle ghiotte.
Castaway

By Vespozzo

martedì 12 maggio 2009

SFIDA ALLA CAPOLISTA



Verzici, dopo il 10 a 0 contro i cugini metallurghi arriva la sfida più importante, quella da dentro o fuori. Se i Peronis vincono probabilmente il campionato è chiuso, ma noi non dobbiamo neanche prendere in considerazione questa ipotesi. Siamo il Verza, siamo i campioni in carica, andiamo a riprenderci quello che è nostro. VERZICI!!!!!!!!

Giovedì 14 maggio 2009, ore 22 Katanga Arena. I convocati anti Peroni

BARMAN
JCN
KALONJI (e lo sai...)
KIKERO
PAOLO ITA
JPO
LORE
BORIS
MILLUZZ
VESPOZZAO

Aderite, caricatevi, masturbatevi ma non prima della partita....

venerdì 8 maggio 2009

REAL VERZA - METALLURG 10 - 0

I Tifosi volevano i 3 punti. Eccoli accontentati. Non importa se i gol di scarto fossero 1 o 10, contava solo vedere in classifica quel nome accanto a quello del Meusa. Punto e basta. Non sappiamo se la crisi dei "verdoni" (il cosidetto Aprile nero che ha portato 4 punti in 3 partite) sia realmente finita o se la partita di ieri sia stata solo un fuoco di paglia. Tant'è.. la Squadra ha giocato, ottimamente e quel nome ora è lì. Real Verza, appaiato a quello del Meusa. Poco sopra c'è scritto Peroni. Eccolo lì il prossimo obbiettivo da raggiungere.
"Ogni partita da qui alla fine dovrà essere una finale": questo il richiamo (un tantino retorico per la verità) del capitano, intervistato in settimana ai microfoni di radio Kiss Kiss (chissà come mai tutte le dichiarazioni del calcio che conta ormai passano da quella radio del cazzo). Accontentato. Almeno per ora. La strada per il titolo è ancora lunga e tortuosa, ma se la voglia, la coralità di squadra, la grinta e la gioia di aggredire gli avversari sarà quella vista ieri sera al Katanga Stadium, allora si, "Podemos", parafrasando gli spot-paradigma delle Furie Rosse agli ultimi europei.
Intanto c'è un 10 a 0 che non lascia scampo. Il bel calcio sta a 10 come le chiacchiere stanno a 0. I voti appaiono oggi solo vuoti numeri.


BARMAN: Si gratta le palle per una buona metà del tempo (e sono stato generoso dicendo metà...). Ma quando conta c'è. Almeno due gli interventi rilevanti. Che dire.. si è fatto notare più nel dopo, scolandosi numerose birre e producendo copiose miccie.
Sembra quasi: Van der Sar in Manchester - Roma 7 - 1

PAOLO ITA: Laddove nelle ultime gare aveva peccato sopratutto di distrazione, lasciando dietro la sua linea facinorosi attaccanti smarcati (come se la FICA avesse introdotto la regola del fuori gioco di punto in bianco) ieri sera è tornato a essere il the Wall che tutti conosciamo: sicuro, attento, insomma è tornato a essere PAOLO IL TU' AMICO. Cerca il gol a tutti i costi e alla fine lo trova.
Sembra quasi: Maldini 30 anni fa.

LORE: Pecca di nervosismo nel finale, come se non conoscesse gli avversari, ma regala una buona prestazione. Se qualche settimana fa il lancio lungo-un-pò-a-casaccio era il suo colpo preferito, ieri il biondo ha dimostrato di aver imparato a fraseggiare ottimamente con il centrocampo verzico. In più, il ripiego in difesa, è stato fatto con tempi e posizionamenti che sanno di perfezione. In sincrono con la squadra.
Sembra quasi: Benarrivo ai tempi del grande Parma di Scala (anche se era la fascia opposta).

CICERO: Una bestia rara. La mente artistica a volte gioca brutti scherzi. Ecco perchè quest'uomo può essere, senza di colpo ferire, il peggiore in campo come il migliore (via, non esageriamo..) da una partita all'altra. Se è concentrato gioca bene, fa girare la palla velocemente, copre senza sbagliare posizione, attacca quando deve (vedi ieri), se gli parte la scheggia sbaglia tutto, diventa lento, macchinoso, grossolani errori in anticipo. Direi che ci piace di più il Cicero di ieri... ecchecazzo.
Semba quasi: Cicero nel Real Verza quando gioca bene.

KALONJI: E' la vera sorpresa-rivelazione di questa stagione. Giocatore spesso beccato da JPO, è diventato invece, come nemesi vuole, uno dei più amati dallo stesso. Dove c'era un giocatorino che prediligeva la palombella e la sgambata fine a se stessa.. c'è oggi un giocatore di calcio maturo che ha i tempi giusti per fare tutto. Passare la palla, proporsi in avanti, tornare in dietro. E' uno dei pochi che ha ancora fiato da vendere. Indispensabile per il finale di stagione.
Sembra quasi: Robert Jarni in Genoa - Juventus stagione 1994-1995 (partita bellissima)

J.P.O.: non mi piace parlare di me. Gioca bene, buoni assist, un gol.
Sembra quasi: Edgardino Davids (mito personale, concedetemela)

MILLUZZ: Gioia e dolori della partita di ieri. Partiamo dai dolori. Quel gol sbagliato (forse erano 2?!?! non mi ricordo) sulla linea di porta è imperdonabile. Anche perchè quell'azione sull'asse Kalonji - Vespa, è stata tra le più belle del torneo. Vabbè.. mettiamoci una pietra sopra. Veniamo alle gioie. Ieri sera il capitano ha fatto girare la palla come non faceva dalla stagione 2007-2008. Ecco il capitano che piace a noi, quello che non strafà, l'uomo che riconosce i propri limiti, i propri mezzi e si dà alla squadra (alla nostra, nda). Gli perdoniamo (solo per ieri sera) i 150 dribling tentati, con il suo celebre colpo che lo ha reso famoso (in male), solo perchè glienè riuscito uno a Vito e perchè stra-vincevamo.
Sembra quasi: Ciriaco Sforza le rare volte che giocava benino con l'Inter.

BORIS: non sono soddisfattissimo di lui, vi dirò. Ha perso un pò di lucidità negli ultimi 10 metri, scordandosi alle volte che sta giocando in una squadra di 7 elementi. La laurea conseguita pare magra consolazione in rapporto alla prestazione dell'ultimo mese. Pur restando il giocatore più estroso che abbiamo in rosa, ci piacerebbe rivedere in campo quella gioia di giocare dei vecchi tempi, quando il giovine siculo univa estro e talento a prestazioni più accorate. Ieri non ha sfigurato, per carità, ma lo vogliamo più integrato al gioco di squadra. Fiducia massima per le ultime gare di campionato. Se vogliamo vincere il titolo, tutto passerà dai suoi piedi.
Sembra quasi: Zarate quando gioca così così.

VESPOZZAO: Il contr'altare di Boris. L'uomo che ha scoperto che la palla si può anche giocare all'idietro o lateralmente. L'uomo gol. L'uomo sponda. Fondamentalmente "L'uomo in più". Usa la testa, non s'innervosisce più come una volta, non reclama più all'infinito la palla (che ha capito che prima o poi gli arriva). Aspetta il suo momento, e lo sfrutta da par suo.. alla grande.
Certo il buon Carlino ieri era poco più di uno spettro, ma forse è stato proprio il buon Vespa a ridurlo cosi. 6 gol, 5 gol.. non mi ricordo, ma non conta, Vespa c'è.
Sembra quasi: Kennet Anderson stagione 1997 - 98

martedì 5 maggio 2009

O LA VA O SI SPACCA



Verzici!!! Finiti i bagordi del lungo ponte del Primo Maggio, finito l'aprile verzico che ci ha visto non poco traballare, finita l'allergia del Geppo, finita la prima metà del campionato, noi siamo ancora qua e siamo ancora vivi!! Il sogno non è finito, lo scudetto è ancora alla nostra portata. D'ora in poi massima concentrazione, tutte le partite sono una finale, a cominciare dal derby di giovedì. Verzici, niente scuse... NOI NON ABBIAMO PAURA DELL'UOMO NERO!!!

Lista convocati, giovedì alle 22 da Katanga

1- SPAGNOLEGGIANTE BARMAN
2- FESTEGGIANTE PAOLO ITA
3- PIZZETTANTE KALONJI
4- SCALPITANTE LORE
6- MOSTRANTE KIKERO
8- CONVALESCENTE JPO
9- SEGNANTE (e daje!!!) VESPOZZ0
10- MILLANTE MILLUZZ
11- CANTANTE BORIS

VERZICI!!!!!!!!!!!!!!!!!!