giovedì 18 ottobre 2007

Pagelle Squadra Operaia


da www.ilcalcetto.it
di Andrea Sparacino

La squadra è nata, la squadra ha vinto. Il DPO METALLURG si prepara al mondiale per club dando una nuova lezione al real verza, lezione, se non proprio di bel giuoco, sicuramente di spirito e orgoglio, forza e volontà. In uno stadio Ostiense bardato a festa la squadra (per i pochi che non lo sapessero ricordiamo che la sigla DPO sta per Dopolavoro Popolare Operaio) si è presentata ai suoi tifosi. Qualche battuta caustica di nucera, autografi alle ragazzine per Lamontanara, estenuanti dibattiti politico/statistici per il trio Morte, Davide Iampaglia, e poi PRONTI VIA! si gioca.
La partita.
Il DPO, imbottito di difensori, teorici e brutti ceffi, soffre di brutto l'inizio veemente degli avversari, che festeggiano la prossima dipartita del lungagnone vespizz'. Calci d'angolo a raffica mettono in difficoltà la retroguardia, che però tiene, seppure a fatica. la gara si sblocca però a sorpresa: da una progressione complicata del Morto, ecco un tocco ingenuo di Geppo: autogol. ma la partita non cambia, e il rel verza si molla in avanti. seguono eventi disordinati, che si perdono in una nube di rimpalli e grida di furia e disgusto. ma il risultato è spietato: dopo un'ora Real VErza 7, DPO 3. La festa sembra rovinata, Vespozzo sorride e pensa di andarsene fuori dalle palle da eroe, ma c'è qualcosa di cui non si accorge: né lui, né i suoi compagni, né i tifosi e nemmeno i cani randagi che dormono dietro la porta di Iampaglia. nessuno se ne accorge, ma c'è qualcosa: c'è il fuoco sacro che all'improvviso si accende, ci sono gli occhi della tigre. Il DPO, come entità singola, singolare, a sinergica, un insieme omogeneo e con una volontà sola, si risveglia, ed è una mattanza. Tutti fanno tutto alla perfezione, e sul povero portiere SUper SLot piove una raffica di proiettili, da tutte le posizioni, in continuazione. Iampaglia rimane in porta infortunato, con una gamba quasi del tutto staccata dal corpo, ma non importa. SParacino paralizzato dal mal di schiena corre il poco che può e decide di non muovere un passo in difesa, ma non importa. Il real in contropiede segna ancora due volte, ma non importa.
Il DPO Metallurg dimostra a tutti cosa vuol dire brama di vittoria. almeno trenta tiri in venti minuti, segnano praticamente tutti, tirano tutti, ringhiano tutti. risultato finale, con gli avversari che invocano la fine e SParacino che calcia un rigore a duemila all'ora sulla traversa:
DPO 11 REal VERZA 9. e vaffanculo al paradiso.
Le Pagelle
Iampaglia 7. in difesa dimostra a VEspozzo cosa vuol dire la tecnica. sempre in anticipo, sempre cattivo, sempre al limite dell'infortunio - che puntualmente arriva - e per saltarlo devono andarci in tre a suon di triangoli larghi. ormai un punto fermo e candidato al ruolo di vice Milella in panchina, almeno fino al ritorno del capitano storico.
Gemello 7. Appena tornato dal marocco parte che vuole spaccare il mondo. corre in modo non proprio ordinato per tutto il campo. la voglia però c'è, il tocco buono e le sgroppate sono sempre quelle. veste i panni della tigre anche lui per la grande rimonta, segna due gol fondamentali e finisce addormentato sul tavolo da pranzo subito dopo il match. è tornato lawrence d'arabia.
Nucera 6,5. Invoca su di sé l'insufficienza per una serie di errori nello spazio di un quarto d'ora che spianano la strada alla fuga iniziale degli avversari, ma si riprende ampiamente e perciò non deve essere troppo severo con sé stesso. quando Iampaglia va in porta e non riesce a muovere un muscolo lui diventa roccia in difesa e spazza via palloni e avversari come fossero foglie secche in autunno.
Davide 7. si divide tra centrocampo e difesa, motorino instancabile e mentronomo infallibile. segna, lotta, disquisisce di percentuali e complotti. anche la sua faccia, solitamente l'unica da bravo ragazzo in squadra, viene trasfigurata dal desiderio di vittoria e di sangue.
Dottor Morte 7,5. l'uomo stanco e depresso di qualche tempo fa è solo un lontano ricordo. al suo posto è sceso in campo un killer silenzioso e spietato. tira da tutte le posizioni, scatta e suggerisce. non una parola, non una lamentela. non sbaglia niente e si allontana dal campo ghignando. è tornato, cristo se è tornato.
Sparacino 6. forse l'unica nota parzialmente stonata. Certo, miglior realizzatore e autore di due o tre assist da favola (uno di tacco a giro per Davide che dopo aver segnato sussurra "lo sai solo tu come mi hai visto"). ma la condizione fisica comincia ad essere scandalosa. il mal di schiena lo giustifica solo in parte. corre poco e male, a volte arrotolandosi in dribling eccessivi, altre volte rincorrendo tiri al volo che non stanno né in cielo né in terra (e di conseguenza compiendo lisci clamorosi). quando la squadra si accende di furore lo fa anche lui, guida la rimonta ma più con le parole e con gli spunti che con la corsa. se le gambe non cominciano a girare, tenerlo in campo durante il torneo sarà un problema.
LaMontanara 9. sì, esatto, 9. una cosa impressionante. mai visto uno correre così tanto. sembrava in campo ce ne fossero dieci. in attacco, a centro campo, in difesa, nella stessa azione, contemporaneamente. dribling, tiro, passaggio. non sbaglia niente, non si ferma e nessuno arriva neanche a pensare di fermarlo. si abbatte come un uragano sui poveri difensori avversari. è lui a scatenare la rimonta con la frase "mi sento le azioni personali, andiamo tutti" che non vuol dire molto, ma è successo. finisce esausto, e non lo era mai stato. oggi ha dimostrato che il suo limite fisico è un oceano e mezzo oltre quello degli altri. immenso.

Pagelle di Real Verza - DPO Metallurg di Luca Farinelli


Ibrhaim Icchebevì 6 La lunga lotta per riprendere confidenza con un ruolo abbandonato da anni sta dando i suoi frutti. A volte para, a volte sfarfalla, a volte bestemmia da terra, a volte si infrena coi compagni di difesa che cercano di rinviare rischiando pericolosi calci in testa. Quando gli dicono che la Peroni è finita, incredulo, ripiega sull’Heineken da 33 cl. Disattento, attento, pronto, impreparato, in breve: discontinuo.

Raul Pessotto 6 Svolge con diligenza il suo ruolo di centrale difensivo pur senza la sua maglia rossa. Chiama tutti, incarica tutti dei più bizzarri compiti: “copri a destra”; “resta su”, “ripara la recinzione”; “un cappuccio e una pasta alla crema”; “grattami la schiena, non lì, più a destra”. Poi a tavola non mangia formaggi. Autoritario, preciso, chiacchierone, in breve: poliziotto municipale.

Jerome Justine Promisque (J.J.P) 7 Si stacca poco dal reparto, ama colpire pali e traverse, ama lamentarsi quando la squadra Operaia si rifà sotto col recuperando gol, ama incazzarsi quando la squadra Operaia recupera vince. “Ma come se fa, ma come se fa”, ama ripetere. Chiama Vespa Vespotsu e lui non lo intende. Coriaceo, lamentevole, rassegnato, in breve: disilluso.

Kaloji Ninay do Barcelona 6 La cosa che gli riesce meglio è lamentarsi coi compagni che lo insultano cercando di rincorrere l’avversario di turno, perdendo fiato e salute. Se la prende un po’ con chiunque gli dice qualcosa, reclama falli laterali, odia tutti e segna un gol di pregevole fattura. In motorino si lamenta del freddo e delle mezze stagioni che non esistono più Corridore, perdi fiato, petulante, in breve: incontentabile.

Super Vichy Milluzzy 7 Il voto sarebbe stato più alto se avesse continuato con l’inventiva e il ritmo della prima mezz’ora, tutte le palle passavano da lui. Poi non si sa che gli succede, forse l’età, forse una congiunzione astrale sfavorevole, forse il Golden Virginia, si perde. Vaga in campo alla ricerca di palloni giocabili, urlando di tornare quando tutti sono in difesa, chiaro segno di alterazione mentale. Non smette mai di picchiarsi e farsi picchiare da De Pazzi, notoriamente sunnita, mentre lui è sciita. Metronomo, impiegato al Catasto, fantasista, brucante, in breve: geometra assenteista.

José Cardoso Nocciolo 6 Finalmente la corsa è tornata, scorrazza e avanti e indietro per la fascia destra. Si fa fottere più volte dall’accoppiata Vito-Abdul, segna tre gol, perde la cognizione di se stesso a mezz’ora dalla fine, facendo tagli inutili in area di rigore e dichiarando che da piccolo voleva fare l’astronauta. Mangia bruschetta, fiori di zucca, carbonara, amatriciana e la notte ha mal di pancia e molta sete. Maratoneta, volenteroso, incompreso, in breve: cavallo scosso

Igli Vespotsu 7,5 La partita era stata organizzata in suo onore e, nonostante le due ore di tennis, l’ha onorata. Segna da tutte le posizioni e sbagli i gol più facili, dopo i quali si accascia a terra e piange, da vero sbarazzino dell’area di rigore. All’ultimo non gli arrivano palloni e va a cercarli indietro senza trovarli. Cerca cannonate nel recupero, incurante del fatto che il portiere avversario risulta semiparalizzato. A tavola racconta aneddoti tennistici e barzellette sporche. Cecchino, spietato, dinoccolato, in breve: terminator




Luca Farinelli

mercoledì 17 ottobre 2007

Incredibile dal Qatar!

















La rete qatariota Al Jazeera ha diffuso nel tardo pomeriggio la notizia che l'associazione terroristica internazionale Al Qaeda, di cui ormai il fuoriclasse De Pazzi non è più ostaggio innocente ma combattente fedele e militante (vedi foto), potrà disputare la partita odierna nelle file del Real Verza.
Secondo alcune indiscrezioni il celebre fuoriclasse neroverde avrebbe accettato di sposare la causa qaedista in cambio della possibilità di disputare le partite più importanti per la sua squadra, segno dell'enorme attaccamento e dell'indefesso senso del dovere cui ormai lo stoico e coraggiosissimo De Pazzi ci ha abituati nel corso della sua lunga carriere.
Si teme per gli effetti collaterali del fuso, ma pare che il mister del Real Verza sia intenzionato a schierare fin da oggi il prode centrale difensivo per restituire smalto e carisma anche all'altra diga neroverde, Nuceddha.
Secondo il portavoce del movimento terrorista, il mullah Milluzz, Al Qaeda ha accettato questo importante compromesso, rinunciando all'ingente somma di denaro chiesta in un primo momento per la liberazione della stella, mossa dalla passione per il giuoco del pallone degli stessi estremisti e per alleggerire le pene dei suoi carcerieri, ormai sull'orlo di una crisi di nervi per aver trascorso quindici giorni a stretto contatto con l'astro calcistico, dalla parlantina logorroica e fastidiosa.
Unica condizione, De Pazzi dovrà indossare una maglietta che inneggi alla causa qaedista - un gran ritorno d'immagine questo per i mujaedini - anche se ancora non è noto di che cosa si tratti. Vedremo presto se De Pazzi terrà fede alla parola data.
Un compromesso questo che, se andrà in porto, pone fine alle angosciose settimane durante le quali non si è più avuta alcuna notizia del campione. Compagni di squadra e dirigenti si sono limitati a mandare a cacare i giornalisti che chiedevano conto della loro gioia per il seppur parziale rientro del loro amato compagno.

giovedì 4 ottobre 2007

Pagelle Real Verza-Squadra Operaia del 2 ottobre 2007

Nonostante le vicissitudini che stanno colpendo il RealVerza in questo ultimo periodo, il rapimento dell'unico fuoriclasse degno della squadra del quale ancora non si hanno notizie precise e altri episodi poco chiari che hanno visto coinvolti numerosi atleti della formazione verdesbarrata vittime di incidenti e lune, continuano le battaglie epiche e sanguinose tra le due squadre più in forma del momento.
Anche questa volta il teatro della lotta senza esclusione di colpi è stato lo ScialuppaDiCarbonaraDome di Ostiense, che ha visto protagonisti con una discreta cornice di pubblico nuovi e affezionatissimi atleti.
Lo scontro è finito con un netto 7 a 5 in favore della compagine del discusso fantasista toscoumbro Ashley Milluzzi. Ma andiamo nel dettaglio delle pagelle della squadra uscita vincitrice del confronto.


Icchébevi 7: Buona partita del neofita portiere. Entra in campo terrorizzando i compagni al grido di: -Io so proprio na sega ma almeno in porta 14 anni fa ci giocavo.- Nonostante qualche incertezza iniziale, quando si riscalda si fa notare con interventi, di piede e di mano, stupefacenti che contribuiscono a frenare i furori della squadra operaia.

Raul Pessotto 6: Appare subito un buon difensore, fermando le incursioni di Vito e Checche con fantasia e posizione. Si dimostra fantasioso anche quando chiede ripetutamente informazioni sulle generalità dei suoi compagni di squadra, chiamandoli poi con nomi scovati chissà dove nella memoria. Mantiene la concentrazione fin quando non scopre che la sua squadra del cuore è stata battuta da una compagine di chierichetti durante un turno infrasettimanale del campionato salesiano. A quel punto accecato dall'amarezza perde la testa e regala un paio di gol agli avversari, per fortuna, senza grosse conseguenze.

Thomas Nuceddha 5,5: Inizialmente svolge il suo compitino diligentemente come un multiripetente di terza elementare. Conosce bene il programma e si limita a ripercorrere le parite precedenti, fra battute con gli avversari, con i quali gioca spesso in turnee internazionali, e incitamenti alla squadra. A metà partita comincia il suo show, forse stanco delle continue litanie guelfe di alcuni suoi compagni di squadra: si disinteressa della partita e manda tutti a quel paese indifferentemente, palesemente scosso per l'assenza del suo abituale compagno di linea.

Ashley Milluzzi 6: Analizzando superficialmente la partita potrebbe sembrare il vero match winner del RealVerza, dispensa assist sciabolando morbidamente palloni a destra e a manca e segna anche un gol di pregevole fattura apparentemente voluto. Quando c'è da coprire però cominciano i dolori, i suoi contrasti sembrano una colata di sciorta su colline di panna montata, dei suoi interventi di testa sono piene le pagine dei libri di Liala e quando apre bocca con fare carismatico viene ricoperto di insulti anche dai figli dei gestori di un ristorante della zona.

Nicola d'u Barru 7: La vera sorpresa della serata. Infarcisce la sua partita di passaggini e tocchettini indisponenti in vero stile capitolino, prova a tirare da tutte le posizioni e regala (pochissimi) assist invitanti ai compagni di attacco. Alla lunga però il suo stile innervosisce la squadra, c'è chi si lamenta per le sue azioni solitarie e chi lo nomina ufficialmente "Signore delle Seghe" per chiari motivi. Finisce presto il fiato ma non la voglia di stupire compagni e avversari schiumanti di rabbia e con armi in mano.

Jerome Jacklin Petkovic (J.J.P.) 6.5:
Si ritrova quasi subito in una posizione a lui poco congeniale, si sa la riga laterale non aiuta gente del suo estro creativo a dare il meglio di sé. Si impegna, scalcia come un mulo con la palla ai piedi e da pure una mano in difesa. Si propone spesso alla ricerca di varchi in avanti ma è poco servito dai compagni ai quali spedisce accidenti personalmente o per conto terzi. Quando i passaggi arrivano, però, firma marcature importanti.

Igli Vespotsu 6: E' fuori condizione e lo si nota dal come redarguisce compagni e avversari con foga irritante come foglie di ortica nel caffellatte delle 4 di mattina prima di una giornata nei campi. Cambia spesso ruolo disorientando perfino tale Spartaco, tassinaro di Torre Spaccata che si trovava a passare di là per una questione di diamanti grezzi da trattare con alcuni ex-Sovietici (la parola d'ordine pare fosse "FRATINI FRATINI AHAHAH"), che ha creduto di trovarsi sulle bianche spiagge di Valona, città Natale del Nostro Campione. Ciò nonostante, porta avanti la carretta con abnegazione e con il suo procedere dinoccolato rivelandosi prezioso come nessuno nel mettere in atto la tattica dell'"Arringa a petra e ammuccia a manu".

martedì 2 ottobre 2007

URGENTE

La Figc ha deciso che il recupero della partita Real Verza-Squadra Operaia in programma lunedì 1 ottobre 2007 e rimandata in segno di lutto per la scomparsa di Gemello De Pazzi deve essere recuperata stasera. Convocazione per le 10 e 30 al solito campo di Ostiense.
Ecco la lista (provvisoria) dei convocati:

- Nuceddha
- Cardoso Nocciolo
- J.PP
- Jampaglia
- Milluzzi

Urge conferma e.... TROVATENE ALTRI DUE!!!!!!1