venerdì 2 ottobre 2009

TRE NAZIONI VERZICHE



Inizia col botto (e non è quello di Vespozzo&Co) la stagione agonistica del Real Verza. Primo trofeo in palio e prima new entry nella già affollata bacheca verde-oro: la coppa tre nazioni. Più forti delle scissioni, più forti delle assenze, più forti degli infortuni misteriosi e delle partite della Roma in Tv, gli atleti verdurari festeggiano a fine partita con quattro sventole greche e uno stupro di gruppo al malcapitato pelato avversario. Un pareggio e una vittoria che comunque non devono far dimenticare qual è l'obiettivo primario di questo inizio Fica 2009: TROVA' GENTE, CHE SIAMO RIDOTTI A 7!!!!! SVEGLIA!!!!

La prima partita del torneo è contro i rossi di invidia Pepper che dopo la vittoria all'ultima giornata dell'anno scorso, vorrebbero prenderci gusto. Manco per niente: in vantaggio per 2 a 1 per quasi tutto il match, Beniamino con un tiro da fuori spegne gli ardori piccanti dei fidanzati di Cannone e regala al Verza un punto e un gol in più preziosissimi per il risultato finale. Da segnalare la seconda partita consecutiva dell'oriundo Thiego, penalizzato un pò dagli scarpini di una taglia 3 volte superiore alla sua e dal culo pesante. Ottima la prova dell'altro straniero del Verza, Beniamino, che direttamente dal Maccabi porta tutta la sua classe che però, mortacci sua, se ne andrà con lui a Washington su diretta richiesta di Mister Obama.

Il secondo match è quello decisivo ai fini del trofeo e vede il Verza davanti ai cugini del Metallueg per l'occasione in maglia gialla tranne la punta in completo nero che insieme fanno tanto Ape Maia. Il match inizia equilibrato, un paio di calci di qua un paio di là. Un pò più di là a dire il vero perché fra gli ex Dpo figura a sorpresa il mercenario Thiego, pronto a svestirsi di verde a favore del nero applicando in realtà alla lettera il miglior schema del Verza: infiltrarsi fra le fila nemiche e giocare a cazzo di cane. Poi Vespozzao, Paolo Ita e il solito Beniamino risolvono la pratica: 3 a 0 e Tre Nazioni al Verza. Chapeau.

BARMAN, voto 7. Inoperoso per quasi tutto il tempo, si segnala per due uscite kamikaze prima su un rosso poi su un giallo. Se riuscirà a restare in vita sarà ancora una volta determinante per il torneo. BIPARTISAN

JCN, voto 7. Sicuro nella nuova veste di secondo centrale difensivo, puntuale come sempre nelle chiusure addirittura si scusa le poche volte che gli scappa dal piede il suo rinvio seminarista. Prova una botta al volo da fuori area che se entrava mi tagliavo i capelli. ILLUSIONISTA

PAOLO ITA, voto 7. Se la tira fino all'ultimo con un fantomatico infortunio al piede, quando poi legge la formazione della Roma decide di presentarsi a Katanga. Come sempre invalicabile segna un bellissimo goal su calcio d'angolo. E dice sempre che lui la schiaccia sempre. FEI

LORE, voto 6. Corsa e stile sulla fascia sinistra, il biondino reduce da un grave incidente durante i mondiali di rally si diverte e fa divertire. Ogni tanto si perde ma si ritrova sempre, anche se non sa dove. RINTRONATO

THIEGO, voto 6. Prima dice che è in grande forma, poi che è paranoico. Litiga con se stesso e poi con i compagni, poi cambia squadra e litiga con gli avversari, quindi sempre con noi. Ma la classe non manca e la fa vedere. ZOCCOLA

MILLUZ, voto 5,5. Fuori forma e orfano di Radio Geppo, il capitano trotterella svogliato sulla destra. Qualche buona cosa, molte palle perse, ma due assist decisivi nel 3 a o contro il Metallurg. Cerca gloria da fuori area, farebbe meglio a cercare la condizione. INVECCHIATO

BENIAMINO, voto 8. Tre gol su 5, molto lavoro, molta inventiva, qualche cazzeggio di troppo, le prende e non le dà, rispetta Cristo. Legrottaglie lo aspetta. DECISIVO

VESPOZZO, voto 7. Un gol anche se le palle giocabili per lui non sono molte. Gioca di sponda e fa salire la squadra, tira un missile da due metri perché Katanga gli aveva chiesto di testare la traversa. Non azzecca un colore di maglia. MODAIOLO

Nota in chiusura: io pensavo di fare un gesto democratico dimettendomi di modo che il capitano lo potessimo fare tutti a giro. Ma visto che rompete tanto i coglioni e non volete organizzare sta squadra, non mi dimetto mai più. Se volete, continuo a fare il capitano, forza verza che il ciclo non si chiude qua.

2 commenti:

Populista ha detto...

Attaccato alla poltrona, vergogna. Milluzzi come Villari!

nico ha detto...

Oggigiorno parlare di democrazia è proprio blasfemo.

Evviva dittatorcapitanMilluzz

BARMAN

P.S. Geppo se non scendi con un paio di fusti suono cavoli amari!